Riso Arborio
Ѐ uno dei risi più diffusi in Italia, grazie alle sue doti di forma e sostanza. Si presenta con un chicco di dimensioni generose e offre una buona resistenza alla cottura. Durante la cottura, il calore penetra nella parte più periferica lasciando il nucleo centrale, ricco di amido, al dente. Per questa sua caratteristica è indicato per tutti i tipi di risotti che possono essere piacevolmente mantecati così come per timballi e supplì. Il riso Arborio è così denominato perché originario dell'omonima cittadina vercellese dove fu selezionato per la prima volta nel 1946, derivandolo dalla pianta del Vialone. Ancora oggi è in queste zone della pianura padana che ne vengono realizzate le più ampie colture. Qualche consiglio Nella preparazione dei risotti, dopo aver tolto la cipolla, fatta prima appassire nell'olio o nel burro, versare il riso e mescolarlo sempre con un cucchiaio di legno, onde evitare che il riso tocchi superfici fredde o taglienti. Solo quando il riso sarà perfettamente tostato, cioè avrà assorbito tutto il condimento e sarà diventato lucido e trasparente, si potranno aggiungere gli altri ingredienti a seconda della ricetta. Il sottovuoto impedisce le alterazioni del riso e conserva le caratteristiche di colore, aroma e valori nutrizionali del chicco. Il sottovuoto impedisce le alterazioni del riso e conserva le caratteristiche di colore, aroma e valori nutrizionali del chicco.
Energia | 1482kJ/349Kcal |
Grassi di cui Acidi Grassi Saturi | 0 g 0,0 g |
Carboidrati di cui Zuccheri | 80 g 0 g |
dic ui amido | 73 g |
Fibre | 1 g |
Proteine | 6,7 g |
Sale | 0 g |